Mattia Belluzzi

Mattia
Belluzzi

Psicologo, Psicologo dello Sport, MS, PhD student

Mattia nasce a Como nel 1996. Trascorre la sua infanzia tra il lago e la montagna, avendo parenti in Valtellina, territorio a cui è molto legato.

Da sempre appassionato di sport, inizia a giocare a calcio a 6 anni e, nonostante alcuni infortuni, continua tutt'ora a livello amatoriale. Nel 2020 si innamora della corsa e, con costanza, prepara e corre alcune mezze maratone. In generale lo sport lo affascina per la sua peculiarità di abbattere qualsiasi tipo di barriera e di mettere in relazione l'atleta con i propri limiti.

Si iscrive alla facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e, nel 2020, completa il ciclo di studi magistrale in Psicologia delle Organizzazioni con il massimo dei voti.

Dopo aver superato l'esame di stato ed essersi iscritto all'Albo degli Psicologi italiano, decide di tracciare un ponte tra la sua grande passione, lo sport, e la psicologia. Si iscrive al master in Sport e intervento Psicosociale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e inizia a lavorare nel contesto sportivo, sia a livello giovanile sia nel terzo settore.

Oggi sta frequentando un dottorato internazionale di ricerca in Scienze dell'Esercizio Fisico e dello Sport, lavora come psicologo dello sport nel settore giovanile di una società professionistica e con alcuni/e atleti/e ed è coinvolto in alcune associazioni e comunità che utilizzano lo sport a fini sociali.

La sua convinzione è che solo spostando costantemente lo sguardo tra il pratico e il teorico si riesca a cogliere la complessità del reale e i bisogni di persone, gruppi, organizzazioni e comunità.

La relazione riveste sempre un ruolo fondamentale, con i suoi vincoli e le sue infinite possibilità ed è l'elemento che realmente può portare valore a un percorso. L'idea è che un atleta, a qualsiasi livello e con qualsiasi ambizione, possa vivere al meglio la sua esperienza sportiva solo se comprende l'importanza del processo e del cammino, oltre che del risultato e della performance; e solo se si pensa e si concepisce come persona, prima ancora che come sportivo/a, in un continuo intreccio tra sport e vita.

Waves are what keep oceans from just being very big puddles

David Forster Wallace